Friday, August 11, 2006

STORIA DI EROI


Ten. col. pil. GASTONE GORELLI ***
Sessantasei anni fa cadeva in Africa dopo una cruenta battaglia
(Dal periodico “AERONAUTICA” dell’Ass.Arma.Aeronatica)

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Il 21 giugno 1940, undici giorni dopo l'entrata in guerra dell'Italia, moriva il ten. col. pil. Gastone Gorelli del quale ripercorriamo in breve la vita quale postumo omaggio ad un aviatore del quale pochi ricordano l' eroica fine.
Nato a Roma il 3 luglio 1899, dopo gli studi partecipa al l° corso per allievi ufficiali piloti aviatori frequentando la Scuola di volo di Palo nel marzo 1918 e venendo in seguito nominato sottotenente di artiglieria brevettato aviatore.
Collocato in congedo, viene riassunto in servizio nell'Arma Aeronautica nel 1924 conseguendo l'anno dopo la nomina a pilota militare. Dopo la frequenza della Scuola Caccia ed un periodo di servizio in vari reparti, nel 1931 è prima al l° Stormo Caccia e poco dopo al 4° Stormo di Gorizia nel quale diviene prima comandante della 97 a Squadriglia e poi del T Gruppo.

Nel 1935 è all'Aviazione della Somalia, ente che lascia nel 1936 perché assegnato a uno Stormo BT a Bologna, reparto nel quale presta un breve servizio in quanto destinato al comando dell'aeroporto eritreo di Assab.
L’inizio del secondo conflitto mondiale lo trova a Dire Daua (Etiopia) quale comandante di un Gruppo da bombardamento terrestre con il quale effettua subito numerose azioni su obiettivi nemici.
Il 21 giugno 1940, al rientro da una missione notturna con un S. 81, è costretto ad atterrare in territorio nemico dove si difende strenuamente dall'attacco di avversari indigeni che, quando esaurisce le sue munizioni, lo uccidono selvaggiamente.

I suoi resti, recuperati in seguito insieme a quelli degli altri membri dell'equipaggio, vengono sepolti nel cimitero militare di Addis Abeba dove tuttora riposano.
Pluridecorato e più volte encomiato per l'azione di comando e per aver recuperato in condizioni particolarmente difficile un velivolo in avaria, gli viene conferita la Medaglia d'argento al VM alla memoria con la seguente motivazione: «Comandante di un gruppo aeroplani, ricevuto l'ordine di compiere di notte un'azione di bombardamento su un posto nemico sito a grande distanza dalla base, compreso delle rilevanti difficoltà che l'azione richiedeva, assumeva il comando in volo della formazione e raggiunto l'obiettivo lo colpiva con risultatii particolarmente apprezzabili. Durante la rotta del rientro, sorpreso da una tempesta di sabbia e costretto pertanto ad atterrare in territorio nemico, con le armi di bordo strenuamente si opponeva al selvaggio attacco di orde indigene inferocite dalla sua eroica resistenza. Caduti i compagni di volo e rimasto solo con unica arma il moschetto, alla salvezza che poteva dargli la resa, preferiva l'eroica morte sul campo della gloria. Cielo di Zeila, 21 giugno 1940».

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