Sunday, July 23, 2006

Libri


LA TELEGRAFIA VISIVA DAI BABILONESI AL NOVECENTO ***

In una ricerca di Urbano Gavina


L’Autore di questa interessante pubblicazione, Urbano Gavina, scrittore e radioamatore, può essere considerato uno storico della comunicazione avendo affrontato nella sua lunga attività pubblicistica, argomenti legati alla necessità di comunicare che l’uomo ha sempre avuto fin dagli albori della civiltà. Ma è bene riportare la nota che lo stesso Autore mette in quarta di copertina

Nella seconda metà dell'Ottocento con l'affermazione della telegrafia elettrica, le antiche catene di torri segnaletiche furono via via abbandonate. Originariamente usate nell'alto medioevo per spedire segnali, in genere d'allarme, attraverso la combustione di fascine di paglia o di legna, esse con il passare del tempo trovarono una applicazione sempre più complessa, che tuttavia ci costringe ad attendere l'epoca napoleonica per vedere le prime trasmissioni di segnali mediante la moderna telegrafia aerea ad opera dei fratelli Chappe.

Non è semplice allora ricostruire dai resti di queste antiche torri le vecchie linee telegrafiche. Più semplice, invece, è scorgere gli antichi semafori lungo le strade costiere, specie nei loro punti più inoltrati e spesso più elevati, là dove più facilmente si riusciva ad avvistare e comunicare per tempo le frequenti e rapide incursioni della pirateria ottomana che aveva le sue basi nelle vicine coste dell'Albania e del Nord Africa.

La trasformazione di alcune torri costiere in telegrafi marini ad asta, capaci di comunicare con le navi che transitavano sotto costa o, nel migliore dei casi, non oltre l'orizzonte marino, contribuì a mantenerle in vita. Fino a quando, nel primo Novecento, la Telegrafia‑senza‑fili di Marconi, fece il suo ingresso, segnando in modo definitivo il tramonto del sistema di segnalazione a bracci mobili originato dalla Télégraphie aérienne degli Chappe (l'arma segreta che alimentò il mito dell'imbattibilità di Napoleone).

Ricordare che la Grande telegrafia visiva dell'Ottocento, con le sue tecniche e i suoi linguaggi, non è del tutto estranea allo schema scientifico che guida le moderne telecomunicazioni, può servire da stimolo per non dimenticarla. 0 meglio, per riscoprirla senza atteggiamenti di sufficienza, senza preconcetti. Per custodirla con attenzione, come se fosse la vecchia foto da incorniciare e appendere di un'antenata che fila con la rocca. Per sdebitarci ed esserle riconoscente d'avere spianato la strada con la sua semplicità alle radiocomunicazioni odierne.


Urbano Cavina è nato in Romagna, dove vive. Scrive articoli per I' 1stituto di Studi Storici Postali ‑ Prato" e collabora con il mensile "RadioKit Elettronica". Ha scritto Marconisti d'Altomare (C&C 2000) e Onde Radio e telegrafia in mare (Il rostro 2003).

SANDIT S.R.L. – Via IV Novembre, 3/P – 24021 Albino (BG) – Tel.035 752755

Il libro costa 11,00 € < info@sanditmarket.it www.sanditmarket.it





Saturday, July 22, 2006


SENTENZA VERGOGNOSA *** ZIDAN GIUSTIFICATO ***
D’ora in poi il caso farà giurisprudenza

di Romano Di Bernardo

La FIFA ci ha preso a pesci in faccia o, se volete, a cornate, emettendo quella vergognosa sentenza che, purtroppo, al di là di un concetto di stampo giustizialintegralista lontano anni luce dalla tradizione sportiva, giuridica e morale della civile europea, dimostra una palese avversione per il nostro Paese.
Non vorrei, però, che gli italiani (dico gli ITALIANI e non gli SPORTIVI ITALIANI visto che il fatto va oltre lo sport), si limitassero ad un atteggiamento di vittimismo e basta.
Bisogna protestare contro la FIFA in maniera decisa e allo stesso tempo far risaltare, di fronte all’opinione pubblica mondiale, l’atteggiamento sicuramente ostile dei nostri “CUGINI”, iniziando dai vertici dello Stato fino alle periferie delle grandi città d’oltralpe dove i “fratelli” del campione Zinadine Zidan bruciano le macchine, attaccano a pistolettate e bastonate la polizia devastando tutto ciò che rappresenta il potere e la “grandeur francaise” .
Noi italiani, con tutti i nostri difetti, ci sentiamo diversi dai nostri “cugini”; loro esaltano e giustificano Zidan ma allo stesso tempo emarginano quella popolazione di ex “piedi neri” da cui proviene il “pallone d’oro” e il 90% dei loro atleti. Noi (per restare nell’ambito dell’etica sportiva) non ci siamo nemmeno lontanamente sognati di giustificare gli sputi di Totti per essere stato insultato verbalmente in campo.

RELIGIONE *** CRISTIANITA’ E TESTIMONI DI GEOVA *** Charles Taze Russell e Joseph Franklin Rutherford *** La vita e le convinzioni dei primi due presidenti della Watch Tower
(nella foto Russel (a sinistra e Rutherford)
I TESTIMONI DI GEOVA VISTI DAI CATTOLICI
Due interessantissimi ed estremamente documentati lavori di un noto studioso dei testimoni di Geova. Questi testi possono essere liberamente usati per lo studio e l'approfondimento, con l'unica limitazione di citarne ogni volta la fonte. (dal sito http://www.qumran.net/ ) da “CHARLES TAZE RUSSELL: ERA UN MASSONE, UNO SPIRITISTA O UN TESTIMONE DI GEOVA?” di Sergio Pollina . Testi scaricabili liberamente dal sito indicato sopra.

Joseph Franklin RutherfordQuanti sono i testimoni di Geova che sanno di dovere ad un oscuro avvocato del Missouri la qualità della loro vita? Quanti di loro sanno che il movimento al quale appartengono e al quale hanno dedicato la loro vita e il loro futuro è frutto di un abile colpo di mano di un uomo che, con spregiudicatezza e cinismo, dopo essersi impadronito del controllo della Società fondata da Charles Taze Russell, con gradualità, ma implacabilmente, la trasformò in una struttura che di quella originaria non conservava più niente, neanche il nome?
Charles Taze RussellChi era e a che cosa credeva il fondatore della Watch Tower.
Russell e l'Apocalisse"Il primo presidente di questa società, C. T. Russell, fu potentemente impiegato da Geova nel periodo in cui si ripristinavano basilari verità bibliche fra i veri adoratori di Dio sulla terra" - La Torre di Guardia del 1/4/77, p. 207. In questa pagina alcuni esempi di 'intendimenti biblici' che smentiscono le asserzioni degli attuali "eredi" di Russell
Russell e la PiramideDa "profezia in pietra", ispirata da Dio, la Piramide di Giza diventa, dal 1928, una struttura la cui costruzione venne guidata da Satana. Dalla fondazione della Watch Tower Society fino al 1928 - quasi 50 anni - i seguaci della Torre di Guardia avrebbero quindi creduto in un insegnamento satanico, secondo le parole della loro stessa Società.
Russell e l'evoluzioneRussell e altri dirigenti della Watch Tower Society, influenzati dalle idee di Charles Darwin (1809-1882), aderirono ad una forma di "evoluzionismo teista" e contribuirono a divulgare nei loro scritti tale teoria, almeno fino agli anni 20.

Per ulteriori approfondimenti visitare il sito www.qumran.net


LA CRISTIANITA’ VISTA DAI TESTIMONI DI GEOVA
La cristianità ha tradito Dio e la Bibbia
Persone di molti paesi evitano la Bibbia e non hanno rispetto per essa a causa della cattiva condotta di chi afferma di seguirla. In certi paesi è stato detto che la Bibbia è un libro che promuove la guerra, che è un libro dei bianchi e che è un libro che appoggia il colonialismo. Ma si tratta di opinioni errate.
La Bibbia, scritta in Medio Oriente, non appoggia le guerre coloniali e l’avido sfruttamento che sono stati condotti per tanto tempo in nome del cristianesimo. Al contrario, leggendo la Bibbia e imparando i precetti del vero cristianesimo insegnato da Gesù, vedrete che la Bibbia condanna energicamente guerre, immoralità e lo sfruttamento di altri. La colpa è degli avidi, non della Bibbia. (
1 Corinti 13:1-6; Giacomo 4:1-3; 5:1-6; 1 Giovanni 4:7, 8) Perciò non lasciate che il cattivo comportamento di gente egoista che vive in modo contrario agli ottimi consigli contenuti nella Bibbia vi impedisca di trarre beneficio dai suoi tesori.
Fra coloro il cui modo di vivere non è conforme alla Bibbia ci sono i popoli e le nazioni della cristianità. È definita “cristianità” quella parte del mondo dove prevale il cristianesimo. Essa abbraccia essenzialmente il mondo occidentale con le sue chiese, che acquistarono preminenza all’incirca dal IV secolo E.V. La cristianità ha la Bibbia da secoli e il suo clero asserisce di insegnarla e di rappresentare Dio. Ma il clero e i missionari della cristianità insegnano la verità? Con le loro azioni rappresentano veramente Dio e la Bibbia? Prevale davvero il cristianesimo nella cristianità? No. Sin da quando la sua religione acquistò una posizione di primo piano nel IV secolo, la cristianità si è dimostrata nemica di Dio e della Bibbia. Sì, la storia parla chiaro: la cristianità ha tradito Dio e la Bibbia. (dal sito ufficiale dei Testimoni di Geova )

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Thursday, July 06, 2006

(Abruzzo) Cultura e Società




Scultura *** Ferdinando Gammelli
Ferdinando Cammelli era nato Pescara nell'anno 1913 e dopo aver frequentato la scuola d'Arte di Penne e i corsi delI'Istituto Superiore di Monza, dove ha avuto come insegnanti i maestri d'arte Marino Marini Pio Senenghini, approda dal 1938 al 1943 all'Accademia Albertina di Torino. E proprio nel capoluogo piemontese visse l'esperienza accademica insieme allo scultore Umberto Mastroianni, dando vita ad un sodalizio artistico vivo e produttivo per ambedue gli artisti.
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Nella foto Gammelli (a destra) insieme a Umberto Mastroianni
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Era il tempo in cui nel campo dell'arte si andava alla ricerca di sensazioni nuove, di rinnovamenti continui; ma Gammelli, tnace come una roccia, resiste all'urto del nuovo con fermezza
La sua scultura sembra assopita nel tempo; ma non è così perché essa è viva e respira con polmoni della migliore plastica e con la sua autenticità spazza il dilettantismo imperante nell'arte.

E' presente a mostre Regionali e Nazionali e tra i premi più importanti ricordiamo: Premio Raymond nel 1942; Premio Temi – nel 1951 ; Premio Fiorino a Firenze.

Tra le sue opere segnaliamo: l'immediatezza espressiva di “Un pugile in riposo"; e le "Belle figure femminili". Ma tra le più significative sicuramente possiamo annoverare le opere custodite nel Museo Sabaudo di Torino.

Diede vita ad una scuola di artisti‑amici (citiamo Di Fabrizìo, Izzi, Di Blasio S., Rocco S. Benedetto, Napoleone ( Del Conte) che potremmo chiamare "La scuola di S. Silvestro” in quanto il centro degli incontri, degli studi e delle ricerche era proprio la bella casa da lui costruita sul nostro colle.

Ferdinando Gammelli si è spento nel 1983, cioè venti anni prima dell'uscita di questo volume, ma molti lo ricordano (non soltanto chi si nutre di arte) per il suo spartano modo di concepire la vita e la casa.
Si era costruito un edificio in una zona panoramica, forse il sito più bello d'Abruzzo, da dove lo sguardo poteva spaziare nelle giornate limpide a trecentosessanta gradi senza incontrare ostacoli.
Ma non era una villa intesa nel senso classico del termine, era una casa grezza, senza comici, senza decorazioni che potessero inquinare quella sete di naturalezza a cui Ferdinando si e sempre ispirato.
Quando entravi nel suo "covo" dovevi fare lo slalom tra autentici capolavori, sculture preziose sui quali potevi vedere saltare il gatto di casa.
La fine dello scultore che creò il "Cenacolo di San Silvestro" segnò, purtroppo anche l'inizio di una inarrestabile cementificazione del nostro territorio.
Finché visse lo scultore il Colle restò come i millenni l’avevano modellato, poi vennero i villini a schiera e scomparve per sempre quella sua preziosa peculiarità che piaceva tanto a Ferdinando Gammelli.
Egli ripeteva spesso: "... Nelle giornate limpide mi sento al centro d'Italia, mi posso godere totalmente la mia terra, dal Gran Sasso, alla Maiella, dalle Tremiti al Conero...",
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Capitolo tratto dalla STORIA DI S. SILVESTRO (secondo Volume pag. 523) di Romano Di Bernardo - Enzo D'Ascanio - Edizione SIGRAF -
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