Tuesday, December 29, 2009

IL PARTITO DELL’AMORE ? ***




Ormai ha saputo convincere una buona parte degli italiani. Il Presidente Silvio Berlusconi (al quale invio i miei auguri di buon anno) fortunatamente in netta ripresa dopo la brutale aggressione, a prescindere dalle sue doti di abile imprenditore, è soprattutto un comunicatore straordinario. Io, come uomo comune della strada, lo rispetto ma non posso fare a meno di criticarlo.
In fondo la sua strategia è molto semplice. Prima di tutto ha saputo accostare la incitazione istintiva espressa nel grido di “FORZA ITALIA!” sulla bocca di tutti gli italiani durante qualsiasi evento legato al prestigio del nostro Paese (sportivo e non). Incitazione di cui si è appropriato legandola al partito da lui creato quando scese nell’arena politica.
Ha poi colorato di azzurro i suoi slogan e le sue bandiere perché non vi fosse alcun dubbio sulla intenzione di conquistare, come in una operazione di marketing, la parte più stanca e meno sofisticata del popolo italiano da troppo tempo nauseata dal “teatrino della politica”.
I suoi slogan sono stati e sono molto chiari e diretti a quel pubblico che gli assicura il consenso, la forza politica e il diritto di governare.
Ora ha lanciato il PARTITO DELL’AMORE in contrapposizione a quello dell’ODIO. Allora io sottoscritto, comune uomo della strada, siccome appartengo a quella parte di italiani che non condividono le idee e la politica della destra dovrei essere del partito dell’Odio ? Ma ecco le risposte dei portavoce del Pdl che mi concedono, bontà loro, una speciale “indulgenza”: non sei dell’ODIO se accetti il dialogo con noi. -Dialogare… in che senso ? - Se ci fai riformare la giustizia nel senso giusto. - Quale sarebbe il senso giusto ?-Condividere e approvare le leggi che voi chiamate ad personam.
Ecco l’AMORE! Che bello abbandonarsi tra le braccia di Cicchitto, Capezzone, Gasparri !
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L’amore fu mischiato alla politica, se non sbaglio il 12 luglio del 1991 quando fu fondato un movimento politico
italiano da sostenitori di Ilona Staller (nota Cicciolina), una pornostar eletta nel 1987 alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito Radicale.
Tra i sostenitori di quel movimento c’erano oltre a Moana Pozzi e Riccardo Schicchi anche Mauro Biuzzi che può essere definito il custode della memoria di Moana. Biuzzi, è stato anche consulente di una recente fiction di Sky sulla pornostar scomparsa. A voler essere maligni si potrebbe addirittura pensare che Belusconi sia stato indotto a pensare, che in qualche modo, la trasmissione su Sky che parla del partito dell’amore di Moana potesse favorire il suo PARTITO DELL’AMORE. Anche in questo caso, sempre a voler essere maligni, qualcuno potrebbe pensare che il Cavaliere tenda ad inglobare nel suo repertorio tutto ciò che supera un livello notevole di visibilità.
In conclusione L’AMORE è un sentimento che, per nostra fortuna, vola molto più alto delle dispute politiche della nostra Società. Gli imbecilli che scrivono sui muri insulti contro gli ebrei e gli eroi di Nassirija, che inseriscono post infamanti sui blog nei confronti di Berlusconi e che elogiano il suo aggressore fanno parte della immondizia del nostro tempo e non devono costituire un contraltare all’AMORE. La faccia sfigurata del Premier dopo l’aggressione ha scosso tutti gli italiani. Perché rinchiuderne una parte che non condivide la sua
politica nel partito dell’ODIO?

Monday, December 21, 2009

LETTERA A GESU’ BAMBINO DELL’ARCIVESCOVO METROPOLITA DI L’AQUILA GIUSEPPE MOLINARI ***( sul numero 10 del quindicinale diocesano "Vola")



Caro Gesù Bambino, in questo Natale anche noi, cristiani dell’Aquila, siamo lieti di poterti contemplare come Figlio di Dio che si è fatto uomo.
Noi, i sopravvissuti alla grande tragedia, Ti porteremo quest’anno le nostre lacrime, le nostre paure e le nostre speranze. Un dono poco bello, è vero.
Eppure Tu, un giorno hai chiamato “Beati” tutti coloro che sono poveri, afflitti e impauriti. Come lo siamo noi in questo Natale.
Noi crediamo a questa Tua parola. Noi sappiamo che la gioia Tu la doni proprio a chi non ha più nulla e si affida totalmente a Te.
E Tu aiutaci, allora, in questo Natale a non vergognarci della nostra povertà, del nostro dolore e delle nostre paure.
Per chi giudica tutto con un metro umano noi siamo dei poveri “terremotati” senza certezze né presenti né future.
Ma per chi giudica con il metro della Fede noi siamo i più ricchi e i più vicini alla felicità.
Perché molti ancora non abbiamo una casa, ma abbiamo trovato riparo nel tuo Cuore.
Molti non abbiamo più un lavoro, ma sappiamo che la Tua Provvidenza che pensa ai fiori del campo e agli uccelli del cielo, non si dimenticherà di noi.
E non abbiamo più la nostra bella città, i suoi monumenti, le sue chiese, i suoi cantieri, la sua poesia e la sua cultura.
Ma Tu un giorno dicesti anche: “Cercate prima di tutto il Regno di Dio e tutto il resto vi sarà dato”.
Noi crediamo a questa Tua promessa.
Facendo anche, con umiltà e tenacia, la nostra piccola parte. Perché Tu non compi mai miracoli per supplire alle nostre pigrizie.
Caro Gesù Bambino, non ci dimenticare.
Quest’anno Ti aspettiamo in modo particolare perché sappiamo che insieme con te niente è perduto e tutto è ancora possibile.
Anche la nostra rinascita.
Caro Gesù Bambino aiutaci a vivere un Natale vero, vicino a Te, sperimentando la Tua presenza in mezzo a noi. E una gioia vera ed autentica, come quella dei pastori, duemila anni fa in quella prima stupenda notte di Natale.
Giuseppe Molinari
Arcivescovo Metropolita di L’Aquila