Tuesday, January 19, 2010

UNA NOTA DI LEGAMBIENTE SULLA “FABBRICA DELLE SPIAGGE” IN ABRUZZO





«Non è questa la risposta per la protezione e ricostruzione delle spiagge erose dal mare»



L’erosione delle nostre spiagge è il risultato di una cattiva gestione della costa, spesso volta a cercare la soluzione di singoli problemi con azioni atte a soddisfare interessi immediati ma che si sono dimostrati essere inefficaci e controproducenti in tempi più lunghi.



A questo proposito Luzio Nelli, della segreteria regionale di Legambiente Abruzzo, dichiara: «Questa pratica di interventi sui sistemi costieri, privi di una visione complessiva che guardi alle cause dell’erosione (politiche speculative fondiarie, cementificazione dei fiumi, ecc.) e privi dell’attuazione del piano integrato di gestione della costa, è deleteria e comporta di fatto solo sperpero di denaro pubblico (milioni di euro), senza risolvere il problema, spesso vanificato dalla prima mareggiata, che invece potrebbe essere meglio investito nella riqualificazione e valorizzazione di tutto il litorale».



Quindi, non è questa la politica giusta per la protezione e ricostruzione delle spiagge erose dal mare. Basta ricordare gli interventi già fatti sui litorali di Casalbordino e Torino di Sangro nei precedenti anni, rivelatisi poi inutili se non addirittura dannosi.



«Inoltre – dichiara Fausta Nucciarone, il presidente del Circolo Legambiente di Vasto – il sito selezionato a Vasto a ridosso della riserva naturale di Punta Aderci evidenzia ulteriori potenziali problematiche legate alla distanza dalla spiaggia “attiva”, alla profondità e volume dei prelievi: ciò potrebbe comportare conseguenze negative per tutti gli operatori seri che hanno un interesse alla reale risoluzione del problema dell’arretramento delle spiagge, in visione anche di una valorizzazione dell’ambiente naturale».


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Ufficio stampa Legambiente Abruzzo


Cristina Mosca


Tel 328/4131195


ufficiostampa@legambienteabruzzo.it


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Monday, January 04, 2010

“Il cantiere dell’identità”***Per una Pescara europea***




Per gentile concessione del Giornale telematico “TERZO MILLENNIO”


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Pescara con la sua storia, le sue tradizioni, i suoi personaggi può essere senz’altro luogo della cultura europea. Per raggiungere questo obiettivo, però, occorre che la città acquisisca la giusta consapevolezza del proprio passato, delle proprie realtà storiche e memoriali.
E questo è possibile solo con un grande impegno per la valorizzazione dei personaggi, dei luoghi, dei simboli e dei fatti.
A questo proposito voglio ricordare, innanzitutto, il Parco Archeologico-paesaggistico di Colle del Telegrafo, progetto finanziato con leggi regionali, i cui lavori iniziali hanno portato all’individuazione delle fondazioni sia della Torre che diede il nome a Castellamare (Castellum ad Mare) che del borgo altomedioevale. Questo progetto, forse un po’ snobbato dall’opinione pubblica, sarà il cuore della percezione identitaria della città. Mi auguro che l’Amministrazione Comunale dia, al più presto, nuovo impulso ai lavori.
Come, peraltro, spero che in fretta si porterà all’attenzione della città il mosaico romano del primo quarto del III secolo d.c. rinvenuto nella golena sud circa sette anni fa.
E poi: la chiesetta di S.Anna, la Torretta, l’Immacolatella di Colle Marino, tutti elementi da salvaguardare e valorizzare e poi, il Cinema Michetti, da rendere agibile, il Circolo Aternino da calare nel contesto culturale cittadino
Ma la cosa più interessante, è che il 2010 sarà un anno di estrema importanza per la nostra Città.
Pescara e i pescaresi, hanno bisogno di conoscere, di capire, di percepire la propria storia.
Chi può vantare di aver dato i natali a Gabriele d’Annunzio, ai Cascella, ad Ennio Flaiano? Chi può vantare di conservare ancora le tracce di un liberty che in molti ci invidiano?
E poi, se ci guardiamo intorno, come non ricordare Francesco Paolo Michetti e Paolo De Cecco?
Per non parlare del passato ancora più remoto, quello del periodo romano e del periodo medioevale. E’ chiaro: se avessimo conservato la Piazzaforte avremmo avuto più opportunità. Ma la Piazzaforte l’abbiamo avuto…e quindi una storia c’è!
Perché il 2010 potrà essere un anno importante?
Per ricordare ciò che accadde a Pescara un secolo fa, nel 1910, che fu un anno incredibile. Tra il 31 luglio e il 21 agosto ci furono inaugurazioni, manifestazioni, tanti eventi che diedero la concreta sensazione che la città si stava evolvendo e che era in una fase di grande movimento. Allora Pescara era ancora separata da Castellamare, e quel 1910 rappresentò per i pescaresi una grande opportunità per recuperare lo svantaggio nei confronti della cittadina rivale.
Fu, tra l’altro, inaugurato il Cinema Michetti, e precisamente il 6 agosto alle ore 10 e, poi, alle 21 e 30 ci fu l’inaugurazione della stagione lirica con il “Werther” di Massenet.
Va ricordato che, durante i festeggiamenti, fu inaugurato anche il Kursaal, allora non ancora completato, che oggi è parte integrante della bellissima struttura dell’Ex-Aurum ed, inoltre, alla Pineta si svolsero gli spettacoli di aviazione con gli aviatori Frey e Barrier.
Il 14 agosto intervenne anche il Ministro del Tesoro, Francesco Tedesco, per inaugurare l’acquedotto e le prime opere portuali, per i cui lavori erano previsti 500.000 lire.
Fu un mese ricco di eventi.
Un secolo dopo, questa città sembra addormentata, nella disattenzione verso le proprie radici culturali e storiche.
E allora utilizziamo il 2010 per fare di Pescara una città che apra il “cantiere dell’identità” con:
1) il Parco Archeologico-paesaggistico,
2) il mosaico romano,
3) la riapertura del Michetti,
4) l’attivazione del Circolo Aternino,
5) l’esaltazione dell’Aurum, con il Kursaal,
6) l’acquisizione della Chiesa di S. Anna,
7) il recupero della Torretta dannunziana
e senza dimenticare la valorizzazione del Museo delle Genti, della Casa di d’Annunzio, del Museo Cascella, del Museo Vittoria Colonna, e della casa di Flaiano, che è lì, in attesa di qualche evento…una città con tutta questa ricchezza non può addormentarsi!
E poi, senza dimenticare che il 5 marzo 2010 ricorrerà il centenario della nascita di Ennio Flaiano ed, inoltrre, che il 16 e il 17 ottobre sarà celebrato il 150° anniversario dell’arrivo di Vittorio Emanuele II a Pescara, dopo la caduta della Piazzaforte nelle mani delle truppe piemontesi, primo passo del processo verso l’Unità d’Italia.
Inoltre, occorre porre attenzione alla salvaguardia del nostro dialetto, sollecitando le istituzioni locali (Università, associazioni culturali, compagnie teatrali, ecc…) ad attivarsi sempre di più e sempre meglio per la valorizzazione del nostro patrimonio linguistico.
Nel mio saluto in consiglio comunale, dopo la mia elezione a Presidente, ho detto:
“Però voglio anche sottolineare un altro aspetto a cui tengo molto: senza abusare dei nostri poteri, come Consiglio Comunale, vorrei che questa aula consiliare, che questo Consiglio Comunale si caratterizzasse come luogo della percezione identitaria e memoriale della città.
Che cosa voglio dire con questo termine?
Voglio dire che qui bisogna far emergere l’identità della nostra città, ripeto, senza abusare del nostro ruolo di Consiglieri occupando spazi che spettano all’esecutivo, però io ritengo che questo debba tornare ad essere il luogo in cui i cittadini pescaresi possono ritrovare il senso della loro appartenenza.
Voglio chiudere questo mio breve intervento…con una frase di Tolstoj che ci caratterizzerà in questo lavoro: “Se vuoi essere universale parla del tuo villaggio”.
Ecco, ci siamo, il 2010 sarà l’anno giusto per parlare del nostro villaggio.

Il Presidente del Consiglio
del Comune di Pescara
Licio Di Biase