Monday, August 24, 2009

PUBBLICA DECENZA E PUBBLICITA ***PERDITE URINARIE, “ODORI INTIMI” IN ASCENSORE, TAMPONI PER GIOVANISSIME ATLETE, DIARREE, DENTIERE CHE BALLANO



Se uno, preso da un impellente bisogno corporale, lo fa in strada davanti a tutti, offende la pubblica decenza e incorre in una pesante sanzione. La pubblicità televisiva non arriva a rappresentare un fatto del genere per consigliare le pillole contro la dissenteria ma ci va vicino. Quando poi assisti allo spot di una giovanissima e bellissima atleta che consiglia, per “quei giorni”, un certo tipo di microscopico pannolino per la sicurezza assoluta nei movimenti più critici, ti viene da pensare al modello scelto dal pubblicitario per raggiungere una fascia di pubblico di adolescenti che stanno per diventare signorine. Una volta venivano “assistite” dal tenero amore materno.Ora la TV pretende di sostituirsi anche alla famiglia per far vendere ed incassare.

La pubblicità televisiva ha poi scoperto che alle piccole perdite urinarie sono interessate donne bellissime , forse un po’ mature, che, per non lasciare “odori” in ascensore, devono usare il prodotto “x”.
Ma non sarebbe più ragionevole associare questa realtà esistenziale, per esempio, ad una attiva e bella nonna settantenne che accetti con assoluta dignità gli “inconvenienti” naturali dell’esistenza come io potrei accettare i fastidi della prostata?

Che dire poi delle dentiere che ballano e che irritano le gengive di bellissime signore sulla cinquantina ! Insomma c’è un campionario del cattivo gusto che mette tristezza e fa riflettere su come sia cambiato l’approccio al concetto della gente alla pubblica decenza.

E’ vero che viviamo in un epoca in cui si può parlare liberamente e disinvoltamente di argomenti che solo cinque lustri addietro provocavano imbarazzo, ma io mi chiedo se presentare una donna affascinante nel vigore degli anni la quale “confessa” in TV che soffre di perdite urinarie non sia uno spettacolo sgradevole per il sesso femminile in generale. Tutti, uomini donne, bambini, anziani, possiamo soffrire di qualcosa ma, caspita, perché usare sempre l’immagine di una creatura che è il ritratto della bellezza e l’oggetto dell’ammirazione ed anche del desiderio di tanti ?

Ancora una volta la donna giovane e bella diventa il veicolo e e il modello di una pubblicità sicuramente inopportuna se non addirittura disgustosa.
Perché, insomma, usare solo le donne per ricordare che esistono problemi fisici di TUTTI ?
Per concludere è significativo sottolineare che questa passerella di cattivo gusto precede e segue i telegiornali. Vale a dire i picchi di maggior ascolto quando si è riuniti a pranzo o a cena.

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