Monday, February 09, 2009

Interessa gli appassionati di Astronomia ***OCCHIO ALLA COMETA “LULIN” E AL “LEONE MAGGIORE”***



In collaborazione con l’Unione Astrofili Italiani, grazie ad Internet, con i telescopi remoti, possibile l’esplorazione della costellazione del Leone Maggiore per celebrare l’Anno Internazionale dell’ Astronomia
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E’ la prima visita di Lulin all’interno del Sistema Solare e nessuno sa come si manifesterà
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(di Nicola Facciolini )

Si avvicina alla Terra l’affascinante “cometa verde” C/2007 N3 Lulin. I suoi gas, in prossimità del Sole, stanno dipingendo lo spazio di verde: emissioni gassose ben note agli astronomi che la stanno osservando ormai da mesi. La cometa Lulin, scoperta nel 2007 da una collaborazione tra astronomi di Cina e Taiwan, si sta avvicinando: ci “sfiorerà” il prossimo 24 febbraio 2009 (Carnevale) da una distanza di sicurezza di 60 milioni di chilometri. Un piccolo record perché dovrebbe raggiungere una luminosità stimata dagli astronomi tra la quarta e la quinta magnitudine visuale ad occhio nudo, a meno di sorprese dell’ultima ora.

E’ consigliabile l’uso di binocoli e piccoli telescopi. le comete, grossi sassi di neve sporca che vagano nel cosmo, riservano quasi sempre grosse sorprese. I getti che colorano la Lulin di verde, emessi dal nucleo, contengono cianogeno, un gas ritrovato in molte comete, e carbonio biatomico. Sostanze che garantiscono un alone verde quando sono illuminate dalla luce del Sole nei freddi spazi siderali. Per osservarla bisogna guardare a sud tra le stelle della costellazione della Bilancia. Il 16 febbraio transiterà nella costellazione della Vergine e il 24 febbraio apparirà a poca distanza dal pianeta Saturno nella costellazione del Leone. Sta già attraversando il campo di stelle molto interessanti. Nelle immagini (in bianco e nero) raccolte dagli astrofili Ernesto Guido, Giovanni Sostero e Paul Camilleri la cometa verde ha offerto una prima sorpresa mostrando una “disconnessione”, ossia un distacco della coda di plasma.

Ma lo spettacolo cosmico è appena cominciato. La cometa Lulin sta gradualmente migliorando in maniera significativa la sua visibilità. Gli astronomi sanno che così è possibile cercare di osservare in dettaglio dei fenomeni inconsueti sviluppati nell’interazione tra l’astro chiomato e il Sole. Tra questi, come fanno notare gli esperti dell’Unione Astrofili Italiani, vi sono talvolta le disconnessioni della coda di plasma, ovvero delle “interruzioni” nel fluire dei gas ionizzati (tipicamente di colore azzurrastro, formati da ioni CO+) indotte dalle brusche variazioni del campo magnetico portato con sé dal vento solare: il campo magnetico solare stacca e trascina con se la coda di ioni, mentre se ne forma subito dopo una nuova con una orientazione leggermente diversa. La mattina del 4 febbraio, riprendendo in remoto dal New Mexico la cometa Lulin, gli astronomi hanno avuto la fortuna di documentare una disconnessione nella coda di plasma della cometa (forse, la prima identificata su questa cometa). Essa è visibile come una specie di “nodulo” di aspetto diffuso, in allontanamento dalla zona nucleare della cometa.

Non è tutto. In attesa del massimo avvicinamento della Lulin, Giorgio Bianciardi dell’Unione Astrofili Italiani ci avverte che venerdì 6 febbraio 2009, collegandosi via internet al telescopio remoto UAI (http://telescopioremoto.uai.it/ ) e agli altri osservatori remoti di “Skylive”, sarà possibile effettuare un fantastico viaggio nello spazio. “Con i telescopi remoti andremo a esplorare la costellazione del Leone Maggiore. Dalle 21:30 alle 23:00, nell’ambito dell’Anno Internazionale dell’ Astronomia”. Partendo dalle stelle a noi più vicine, a poche decine di anni luce dalla Terra, ci proietteremo oltre la Galassia. La posizione della costellazione rispetto al piano della Via Lattea ci permetterà infatti un viaggio attraverso galassie, ammassi e superammassi di galassie fino a distanze misurabili in miliardi di anni luce.

Le immagini che verranno scattate dallo staff di Skylive saranno commentate in audio, costruendo il viaggio attraverso gli oggetti deep-sky del Leone Maggiore. Il collegamento è, come sempre su Skylive, gratuito. E’ sufficiente chiedere la password gratuita (che varrà per sempre) sul sito http://www.skylive.it/ (almeno 24 ore prima del collegamento) e quindi fare il download del programma “Skylive-NG” che con due semplici click si installerà automaticamente sul vostro computer. Skylive ospita a Pedara, sulle pendici dell’ Etna, quattro telescopi remoti, tra cui il telescopio remoto dell’Unione Astrofili Italiani, e altri due osservatori remoti in Australia. Il collegamento e il download delle immagini è completamente gratuito per tutti gli astrofili che richiedano la password personale (http://www.skylive.it/ ). Non solo. Un piccolo abbonamento abilita l’utente al controllo completo, in piena autonomia e senza limite di orario, in modo condiviso, di tutti i telescopi italiani e australiani. Forti sconti per i soci UAI e per i docenti delle scuole.

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