Tuesday, February 17, 2009

IL CROLLO DELLA FONTANA DI TOYO ITO INTERESSA LA STAMPA DI MEZZO MONDO ***

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Come autentico pescarese sono profondamente colpito dal crollo della fontana di Toyo Ito. Dopo la sua inaugurazione avevo spedito diverse fotografie della scultura ad amici che vivono all’estero vantandomi, si fa per dire, di vivere in una città che, anche se povera di monumenti antichi, poteva mostrare non solo la “nave” di Cascella e diverse opere pittoriche di Michetti, ma anche una realizzazione del famoso scultore giapponese. Comunque non dobbiamo drammatizzare; una soluzione certamente si troverà. I soldi spesi sono tanti e chi li ha intascati dovrà impegnare per risolvere il problema.
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Potrebbe trattarsi di un cedimento strutturale ma le cause del crollo improvviso della costosa fontana installata nella “Piazza Salotto” di Pescara, opera del famoso scultore Toyo Ito sono ancora da accertare. Ormai tutta la stampa nazionale si sta interessando dell’evento che ha suscitato tanto clamore soprattutto per la pretesa che l’opera, chiamata Huge wine glassper la sua somiglianza ad un grosso calice di vino rosso, pretendeva di dare una dimensione diversa e futuribile alla città come richiamo turistico e come immagine di grande capolavoro.
Mentre i tecnici sono impegnati per capire cosa in realtà sia successo alla fontana solo dopo due mesi dalla sua inaugurazione avvenuta in pompa magna il 14 di dicembre prima del terremoto giudiziario che ha interessato l’amministrazione comunale della città dannunziana.
In molti ambienti della cittadini la rottura della fontana è stata associata nell’immaginario collettivo al crollo dell’amministrazione guidata dall’ex sindaco D’Alfonso che, a prescindere dalle disavventure giudiziarie che lo vedono sotto accusa per alcuni reati, è criticato per la spesa di oltre un milione di euro intascata dall’autore della scultura. Il 70% a carico della soc. Lafarge ed il 30% dalla Fondazione 'PescarAbruzzo'.Il monumento, tanto osannato, che ha ceduto improvvisamente, è alto cinque metri ed è realizzato in materiale acrilico “polimetilmetacrilato”, fra le resine acriliche più trasparenti al mondo.
La Clax Italia, la società che ha realizzato il progetto dell'architetto giapponese Toyo Ito dello Huge Wineglass, fa sapere che è pronta a ripristinare l'opera non appena accertato cosa abbia provocato il cedimento. La stessa azienda poi tiene a precisare che sia le sculture realizzate ai mercati di Traiano a Roma, sia i due cubi di Bagdad hanno resistito addirittura (gli ultimi due) alla recente guerra in Iraq. Quello di Piazza della Rinascita a Pescara sarebbe il primo caso di cedimento strutturale.


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